La nostra tecnica |
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Confronto con il cliente...Sempre pronti a discutere o a confrontarci con qualunque esigenza venga dai musicisti-clienti o appassionati, alcune scelte tecniche fanno parte della nostra filosofia operativa maturata dall'esperienza. Pur disponendo di registratori analogici al massimo livello, la nostra netta preferenza è a favore del sistema digitale (meglio se a 24 bit) motivata più dalla superiorità dinamica che dalla più estesa risposta in frequenza. Al tempo dei dischi in vinile i "pianissimo" orchestrali dovevano essere artificialmente esaltati per sovrastare il rumore di fondo. Analogico o digitale?Abbiamo condotto accurate prove con identici sistemi microfonici mettendo in competizione un Nagra IVS (analogico , calibrato per nastro Basf 911) ed uno Yamaha D24, convertitori Apogée (digitale, 24 bit, 96 khz) che ha letteralmente stracciato il rivale per trasparenza, microcontrasto, timbrica ed ovviamente, dinamica. Anche il Nagra D a 20 bit e 44,1 khz si era dimostrato nettamente vincente. I nostalgici dell'analogico normalmente si basano non su nastri ma sull'ascolto dei dischi in vinile già penalizzati da lla lettura meccanica della puntina sempre soggetta ad inerzie e a problemi geometrici , per non parlare di usure, fantasiose equalizzazioni , ecc., paragonandoli magari a cattivi CD. Il problema del Digitale sta tutto nella bontà dei convertitori e nella rete analogica a monte e a valle dell'incisione: preamplificatori microfonici e finali, a parità ovvia di microfoni e altoparlanti. Provare per credere. Esperienza e tecnica...
Un suono "caldo"...
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